variazione magnetica
Angolo tra il "nord geografico" e il "nord magnetico", ossia l'angolo tra il polo nord geografico e il polo
nord magnetico misurato da un punto sulla terra. Per determinare la rotta magnetica tra due punti sulla
superficie terrestre, il pilota deve determinare la rotta reale, vale a dire l'angolo formato dalla linea
disegnata su una carta e le linee di longitudine, e quindi aggiungere o sottrarre la variazione nei diversi
punti della rotta.

variometro
Strumento che consente di determinare quando ci si trova in una corrente ascensionale e l'intensità della
portanza. Diversamente da un indicatore di velocità verticale in un aeromobile a motore, che indica la
velocità verticale dell'aeromobile, un variometro compensato indica la velocità verticale dell'aria
attraverso la quale si muove un aliante.

variometro
Uno dei sei strumenti fondamentali per il volo. Il variometro visualizza il rateo di salita o di discesa
dell'aeromobile, espresso normalmente in piedi al minuto. È noto anche come indicatore del rateo di salita
(RCI) o indicatore della velocità verticale (VVI). Gli aeromobili di grandi dimensioni sono normalmente
equipaggiati con una versione più perfezionata di questo strumento, detta IVSI o indicatore istantaneo
del rateo di salita, che reagisce immediatamente ai cambi di altitudine.

veleggiatore
Aeromobile ad alta efficienza e senza propulsore che può mantenere o aumentare l'altitudine veleggiando su
termiche o altri flussi d'aria ascendente.

velivolo ad alte prestazioni
Tipo di velivolo descritto nella FAR 61.31(e) dotato di più di 200 cavalli o che dispone di carrelli
retrattili, flap ed eliche a passo variabile. Un pilota privato o commerciale non può rivestire il
ruolo di comandante di un velivolo ad alte prestazioni a meno che un istruttore di volo non abbia
certificato che il pilota è in possesso dei requisiti necessari per il volo su tale tipo di aereo.

velocità
La velocità con cui un aeromobile si sposta attraverso l'aria circostante. I piloti utilizzano svariati tipi
di velocità durante il volo. Ad esempio, la velocità indicata (IAS, Indicated Airspeed) è la velocità
riportata sull'apposito indicatore (in genere in nodi). I piloti utilizzano la IAS per controllare
l'aeromobile e gestirne le prestazioni. La velocità calibrata (CAS, Calibrated Air Speed) è la velocità
indicata corretta in base all'errore strumentale e di installazione. La velocità effettiva all'aria (TAS,
True Air Speed) è la velocità indicata corretta in base alla temperatura e alla pressione. I piloti
utilizzano la TAS per risolvere problemi di navigazione.
La GS (Ground Speed, velocità al suolo) dell'aeromobile è la TAS corretta tenendo conto del vento contrario
o in coda.

velocità al suolo
Velocità di un aeromobile relativa al suolo reale, corretta per gli effetti del vento in prua o in coda.
Ad esempio, se un aeromobile viaggia in volo livellato a 120 nodi con un vento di prua di 15 nodi, la
sua velocità al suolo è di 105 nodi.

velocità calibrata (CAS, Calibrated Airspeed)
Velocità indicata (IAS) corretta tenendo conto degli errori strumentali e di installazione. La posizione del
tubo di Pitot e delle prese d'aria statiche, la posizione dei flap e l'assetto longitudinale dell'aeromobile
possono influire sull'accuratezza dell'indicatore di velocità, specialmente nella prima parte dell'intervallo
di velocità di un aereo. I manuali operativi degli aeromobili e le placchette sul pannello degli strumenti
riportano spesso tabelle che agevolano la determinazione, da parte del pilota, della velocità calibrata.

velocità di crociera
La velocità media di un aeromobile che procede con impostazioni di potenza normali in volo rettilineo e
livellato.

velocità di manovra massima (Va)
Massima velocità alla quale il pilota può utilizzare movimenti anche bruschi dei controlli senza creare
forze G eccessive che potrebbero danneggiare l'aeromobile. Velocità massima alla quale è possibile stallare
un aeromobile in tutta sicurezza. I piloti utilizzano la velocità massima di manovra anche quando volano in
aria turbolenta.
Abbreviata in Va, la velocità massima di manovra non è segnata sull'indicatore di velocità.

velocità di rotazione (Vr)
Velocità alla quale il pilota può trarre a sé la cloche o la barra di controllo per iniziare a sollevare
il muso dell'aeroplano durante il decollo.

velocità di stallo
Velocità alla quale un aeromobile entra in stallo in base a specifiche condizioni. Anche se un aeroplano
stalla sempre quando l'angolo di attacco delle ali raggiunge l'angolo critico di attacco, la velocità alla
quale interviene lo stallo dipende da peso, fattore di carico, quantità di spinta prodotta, angolo di
inclinazione, posizione dei flap, posizione del carrello di atterraggio e altri fattori relativi
all'aeromobile.
In effetti, un aeroplano può stallare a qualsiasi velocità, perché indipendentemente dalla velocità lo
stallo interviene solo quando l'angolo tra il vento relativo (uguale in direzione e opposto al percorso
dell'aeromobile) e l'ala raggiunge l'angolo critico di attacco.

velocità indicata (IAS)
Velocità visualizzata sull'indicatore di velocità, non corretta in base alle variazioni della densità
atmosferica, agli errori di installazione o agli errori strumentali. Eccetto che al livello del mare
in condizioni atmosferiche standard, la IAS non corrisponde all'effettiva velocità dell'aeromobile
attraverso l'aria circostante (detta velocità reale o TAS).

velocità reale (TAS, True Air Speed)
Più un aeromobile sale, meno densa diventa l'aria circostante. La velocità indicata tende quindi a
diminuire quando aumenta l’altitudine. Per determinare quanto velocemente si stia in effetti spostando
l'aeromobile attraverso l'aria, il pilota calcola la TAS basandosi sull'altitudine di pressione corrente
dell'aeromobile e sulla temperatura esterna dell'aria. Il pilota deve conoscere la TAS per risolvere alcuni
problemi di navigazione e per stilare i piani di volo. Come regola di massima, a una determinata velocità
indicata, la velocità reale aumenta del 2% per ogni 305 m (1.000 piedi) di altitudine. Per cui, un aeromobile
in volo a una velocità indicata di 100 nodi a 305 m (10.000 piedi) sta in realtà volando a circa 120 nodi.

velocità V (di riferimento)
Utilizzate per designare le velocità nel corso di condizioni di volo specifiche.


venti occidentali prevalenti
Movimento prevalente da ovest a est dell'atmosfera, centrato sulle latitudini medie dei due emisferi.

venti orientali prevalenti
Ampia corrente di venti orientali persistenti ai tropici e nelle regioni polari.

vento catabatico
Vento che soffia inclinato verso il basso.

vento di coda
Vento che soffia nella stessa direzione di volo di un aeromobile.

vento di prua
Vento che soffia in modo opposto alla rotta di volo desiderata.

vento relativo
Velocità e direzione dell'aria che colpisce una superficie aerodinamica, ossia flusso d'aria causato
dal movimento di una superficie aerodinamica attraverso l'aria. Il vento relativo soffia in modo parallelo
e opposto alla traiettoria di volo dell'aeromobile. L'angolo formato dal vento relativo con la linea di
corda viene definito angolo di attacco. La portanza agisce perpendicolarmente al vento relativo.

vertigini (disorientamento spaziale)
Stato di temporanea confusione spaziale causato da informazioni errate inviate al cervello da numerosi
organi sensoriali . Le vertigini intervengono tipicamente quando il pilota non può vedere la terra o
altri punti di riferimento a causa di nubi o oscurità. Virate e altre manovre possono indurre il sistema
vestibolare, un gruppo di piccoli vasi sanguigni e altri organi sensoriali posti nella parte interna
dell'orecchio, ad inviare al cervello informazioni contraddittorie sull'orientamento e sul movimento
dell'aeromobile. Senza punti di riferimento visivi che consentano di superare questa sensazione di
smarrimento, il pilota perde rapidamente l'orientamento e non è più in grado di capire se l'aeroplano
sta volando diritto e livellato, se sta virando, salendo o scendendo. Per evitare o superare le vertigini,
il pilota può solo fare affidamento sugli strumenti di volo per verificare l'assetto e mantenere il
controllo dell'aeromobile.

vettore
Prua fornita da un controllore di traffico aereo a un pilota per scopi di navigazione o di separazione dal
traffico.

virata a rateo standard
Virata di 3 o 1,5 gradi al secondo. I piccoli aeromobili utilizzano normalmente un rateo di 3 gradi al
secondo, che equivale a una virata di 360 gradi in 2 minuti. Gli aeromobili più grandi e veloci utilizzano
un rateo più lento, che equivale a una virata di 360 gradi in 4 minuti. I piloti utilizzano la virata a
rateo standard quando volano secondo le regole del volo strumentale (IFR), poiché ciò garantisce un rateo
di virata costante, prevedibile e facilmente controllabile. I ratei standard di virata si dimostrano utili
anche quando l'indicatore di prua non funziona. Il pilota può effettuare accurate virate verso specifiche
direzioni virando con il rateo standard e misurando il tempo di virata.

virata di procedura
Virata predefinita nel corso di un avvicinamento strumentale che inverte la rotta dell'aeromobile e gli
fa assumere la prua per l'avvicinamento finale alla pista.

virate a S
Tecnica di rullaggio utilizzata dai piloti degli aeroplani con ruotino posteriore. A terra, l'assetto di
un aeroplano con ruotino di coda, fa sì che il muso del velivolo limiti la visibilità a prua. Virando
alternativamente l'aeroplano a sinistra e a destra, il pilota può vedere davanti al velivolo.
Si riferisce inoltre a una tecnica utilizzata in volo durante l'addestramento. Ai piloti studenti viene
insegnata l'esecuzione di virate a S rispetto a un punto di riferimento al suolo (quale una strada), al
fine di migliorare la propria abilità nell'esecuzione delle virate uniformi.

virga
Particelle di acqua o ghiaccio che precipitano da una nube, solitamente in fiocchi o grumi, e che evaporano
prima di raggiungere il suolo.

virosbandometro
Uno dei sei strumenti di volo principali. Il virosbandometro visualizza il rateo e la qualità di una
virata, cioè se l'aereo è in scivolata, in derapata o in virata coordinata. Nella maggior parte degli
aeromobili leggeri moderni il virosbandometro ha sostituito il sistema a "pallina e paletta" che aveva
la stessa funzione.

visibilità
La capacità di vedere e identificare oggetti prominenti non illuminati di giorno e oggetti prominenti
illuminati di notte. La visibilità è espressa in unità di distanza (miglia terrestri, centinaia di piedi
o metri). Sono le condizioni atmosferiche a determinare la distanza.

visibilità al suolo
Visibilità osservata a livello dell'osservatore al suolo.

visibilità alla torre
Visibilità prevalente determinata dalla torre di controllo.

visibilità di pista (RVR, Runway Visual Range)
Distanza orizzontale (in piedi o in metri) sulla pista che il pilota deve essere in grado di vedere in
finale. La RVR dipende sia dalla visibilità delle luci di pista ad alta intensità, sia dal contrasto
visuale di altri oggetti, a seconda di quale dei due elementi consente la maggiore distanza di visibilità.

visibilità prevalente
Negli Stati Uniti, la maggiore visibilità orizzontale uguagliata o superata lungo la metà del circolo
dell'orizzonte. Tale metà non deve necessariamente essere continua.

vite
Rapida discesa a spirale durante la quale l'aeromobile è in stallo e ruota rapidamente su se stesso.
Questa caratteristica rotazione è il risultato di un forte momento d'imbardata che interviene quando
un'ala è in stallo mentre l'altra produce ancora portanza.

volo coordinato
Volo durante il quale, in particolare nelle virate, le forze orizzontali e verticali che agiscono
sull'aeroplano si controbilanciano. L'inclinometro, parte del coordinatore di virata detto a "pallina
e paletta", indica al pilota quando l'aeromobile si trova in volo coordinato. Se la pallina si sposta
verso l'interno della virata, l'aereo è in "scivolata d'ala": l'angolo d'inclinazione è troppo stretto
per la velocità di virata. Se la pallina si sposta verso l'esterno della virata, l'aeroplano si trova
in "derapata": la velocità di virata è troppo elevata per l'angolo d'inclinazione. Il volo non coordinato
può avere luogo anche durante voli a bassa velocità se il pilota non dà abbastanza timone per compensare
la forza d'imbardata creata da elica e motore spinti ad alta potenza.

volo coordinato in modo manuale
Vedere volo non coordinato.

volo di trasferimento
Volo da un aeroporto all'altro su una distanza tale da richiedere l'utilizzo di una forma qualsiasi di
navigazione.

volo lento
Volo alla velocità minima controllabile di un aeroplano.

volo non coordinato
Volo in scivolata o in derapata causato da forze d'imbardata generate da una virata, dall'azione dell'elica
e dal flusso elicoidale della scia dell'elica o da uno squilibrio delle potenze in un aeromobile plurimotore.
L'inclinometro (pallina) del virosbandometro indica se le forze d'imbardata vengono correttamente
controbilanciate. Se la pallina si sposta verso l'interno della virata l'aeroplano si trova in derapata.
Se la pallina si sposta verso l'esterno della virata l'aeroplano si trova in scivolata.

volo per assetti
Pilotaggio di un velivolo in base al suo assetto (orientamento rispetto al mondo circostante).

volo rettilineo livellato
Una delle manovre più difficili da eseguire. Come per un equilibrista, il volo rettilineo livellato
richiede che il pilota compia correzioni lievi e graduali per impedire all'aeroplano di procedere a
zig-zag nel cielo. Per riuscire a eseguire il volo rettilineo livellato è necessario mantenere
un'altitudine e una prua costanti.

volo rettilineo uniforme
Volo in cui le coppie di forze opposte, ossia portanza e peso e spinta e resistenza, si equilibrano.
Un aeromobile si trova in volo rettilineo uniforme quando vola ad altitudine e velocità costante o
quando vola a velocità costante e sale o scende con rateo costante.

vortice all'estremità alare
Aria in rapida rotazione sulle punte delle ali di un aeromobile creata quando le ali producono portanza.
Sulle punte delle ali l'aria ad alta pressione che si trova sotto l'ala sale a spirale verso l'area di
bassa pressione al di sopra dell'ala. I grandi aeromobili producono violenti vortici che sono estremamente
pericolosi per i velivoli più piccoli, in particolare durante il decollo o l'atterraggio. Un piccolo
aeromobile che voli entro un vortice alare potrebbe ruotare sul proprio asse longitudinale e finire
capovolto, perché la rotazione del vortice alare supera la capacità di inclinazione generata dagli alettoni.
Questi vortici sono anche noti come "turbolenza di scia".

vortici
Correnti d'aria rotante create da ali o altre superfici aerodinamiche che producono portanza. I vortici
si creano normalmente quando l'aria ad alta pressione sotto l'ala fluisce verso l'aria a bassa pressione
che si trova sopra l'ala stessa. Tali vortici sono la fonte principale di resistenza indotta, un effetto
collaterale della portanza. I vortici creati da aeromobili grossi e pesanti (la cosiddetta "turbolenza di
scia") costituiscono un serio pericolo per gli aeromobili più piccoli, in particolare durante l'atterraggio
o il decollo.

VTOL
Abbreviazione di "vertical takeoff and landing", atterraggio e decollo verticale. Descrive un aeromobile
in grado di decollare e atterrare verticalmente senza necessità di una pista. Il miglior risultato
dell'applicazione della tecnologia VTOL, basato sul motore a spinta vettorializzata, è il britannico Harrier
jump jet (velivolo a decollo e atterraggio verticali).

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