canale di bassa pressione
In meteorologia, area allungata di pressione atmosferica relativamente bassa. Normalmente associato
e più precisamente identificato con il termine di area di massima curvatura ciclonica nel flusso del
vento.

canard
Superficie orizzontale, montata davanti all'ala principale di un aeromobile, che serve come stabilizzatore
per il controllo del beccheggio. Il canard riduce anche l'attrito diminuendo la forza verso il basso
generata da una coda convenzionale. Le superfici canard furono utilizzate per la prima volta ai tempi
dell'aviazione pionieristica e il motivo principale per cui si continua a progettarli ancora oggi è la
loro capacità di prevenire lo stallo profondo. Il canard è progettato in modo da stallare prima dell'ala
principale, diminuendo l'angolo di incidenza dell'ala stessa prima che essa possa stallare. Il termine
"canard" viene anche utilizzato per indicare un aeromobile con gli stabilizzatori disposti anteriormente.

capottata
Virata stretta appesantita e incontrollata che interviene solitamente durante la corsa di atterraggio
o durante il rullaggio. Una simile manovra comporta spesso una virata superiore ai 90 gradi e causa
frequentemente il contatto di un'ala con il suolo. Gli aeromobili con ruotino di coda sono più sensibili
a tale perdita di controllo perché il loro centro di gravità si trova dietro il carrello principale di
atterraggio.

cappottatura
La parte rimovibile della cellula di un velivolo che copre il motore.

carburatore
Organo di un motore a pistoni che miscela aria e benzina creando una miscela combustibile che viene
accesa e bruciata nei cilindri. L'aria filtrata entra nel carburatore attraverso un tubo di Venturi,
cioè un condotto che si restringe. Via via che l'aria scorre nel tubo di Venturi, la sua velocità aumenta.
La pressione dell'aria diminuisce, creando un vuoto parziale che attira il carburante attraverso una
valvola a spillo. Il carburante, scomposto in minute goccioline, si miscela con l'aria e la miscela creata
fluisce nel condotto di aspirazione, un tubo con diramazioni che distribuiscono la miscela a ciascun
cilindro.

carico alare
Peso di un aeromobile diviso per la superficie delle sue ali. Ad esempio, un aeromobile del peso di
1.600 kg con una superficie alare di 40 metri quadrati avrà un carico alare di 40 chili per metro
quadrato.

carico utile
Peso massimo consentito di un aeromobile a cui si sottrae il suo peso a vuoto. Il carico utile
comprende il peso del carburante, dell'olio, dell'equipaggio, dei passeggeri e del loro bagaglio
e di tutto il carico trasportato.

carrello di atterraggio
Ruote, montanti e altre dotazioni utilizzate da un aeromobile per atterrare o manovrare a terra.
I due tipi più comuni di carrello d'atterraggio sono quelli con ruotino di coda e a triciclo.
Nella disposizione a ruotino di coda la parte anteriore dell'aeromobile è sostenuta da due ruote
mentre la coda poggia sul terreno per mezzo di un pattino o un ruotino di coda. Nella configurazione
a triciclo l'aeromobile è livellato al terreno con una ruota a prua e due ruote poste più indietro.
I dispositivi di atterraggio principali sono quelli più vicini al centro di gravità dell'aeroplano.
I carrelli di atterraggio principali vanno generalmente in coppia e sono progettati per sopportare
durante l'atterraggio un urto più forte di quello sopportato dal ruotino più fragile situato a prua
o in coda.

carrello di prua
In un aeromobile con configurazione a triciclo, la ruota posizionata sotto la parte anteriore della
fusoliera.

carrello fisso
Carrello che non può essere retratto.

carrello retrattile
Carrello di atterraggio che può essere retratto all'interno della fusoliera di un aeromobile. Sebbene
sia più complesso del carrello fisso, la possibilità di retrarre il carrello garantisce una notevole
riduzione della resistenza aerodinamica.

carrello triciclo
Carrello di atterraggio che include un gruppo di ruote di prua e due gruppi di ruote principali.
Dato che il centro di gravità di un aeroplano con carrello triciclo si trova dietro il gruppo di
ruote principale, questa geometria si dimostra molto più stabile sul suolo del cosiddetto carrello
a ruotino di coda che prevede due gruppi principali di ruote e un ruotino in coda.

carta aeronautica
Una mappa aeronautica in scala 1:500.000 che contiene informazioni topografiche e di navigazione
che i piloti utilizzano per il volo a vista.

carta delle previsioni (PROG, prognostic chart)
Carta delle condizioni meteorologiche attese o previste.

carta di avvicinamento strumentale
Denominata anche "carta di avvicinamento". Le carte di avvicinamento riportano, sia in vista laterale
che in pianta, la procedura da seguire durante un avvicinamento strumentale a un determinato aeroporto.

cartine di rotta IFR
Mappe per la navigazione aerea che riportano le radioassistenze, le aerovie e lo spazio aereo limitato.
Vengono utilizzate dai piloti per la navigazione strumentale.

cartine VFR
Cartine di navigazione utilizzate dai piloti che volano secondo le regole del volo a vista. Le cartine
riportano i radioaiuti, i punti di riferimento a terra, le aerovie Victor, l'elevazione del terreno e
altre importanti informazioni per il volo VFR.

categoria (di un aeromobile)
Negli Stati Uniti, gruppo omogeneo di classificazione a seconda dell'uso o dei limiti operativi degli
aeromobili, o a seconda del brevetto di pilotaggio richiesto. Negli Stati Uniti, tutti gli aeromobili
sono suddivisi in categorie quali "da trasporto", "normale", "utility", "acrobatico", "limitato",
"ridotto" e "da noleggio". Per quanto riguarda i brevetti di volo, esiste una classificazione di massima
degli aeromobili, in categorie quali "aeroplano", "autogiro" o "aliante".

cavallo inglese
Unità di potenza pari a 745,7 watt o 33.000 libbre per piede al minuto. La potenza esercitata da un
cavallo in trazione.

cedimento di potenza
Chiamato anche stallo della pala arretrata. Condizione in cui le pale del rotore di un elicottero
sulla sinistra del disco del rotore (visto dall'alto) superano il loro angolo di attacco critico e
stallano. Questo fenomeno è particolarmente evidente ad elevate velocità di avanzamento ed è il fattore
principale che limita la velocità massima di un elicottero. Per riprendersi da uno stallo della pala
arretrata è necessario abbassare il collettivo per ridurre l'angolo di attacco della pala del rotore
e rallentare.

cellula
Dalla CFR 14, parte 1: "La fusoliera, le travi, le navicelle, le cappottature, le carenature, le superfici
aerodinamiche (compresi i rotori, ma escluse le eliche e le superfici aerodinamiche rotanti dei motori) e
il carrello di atterraggio di un aeromobile, oltre ai loro accessori e ai relativi comandi".

cellula
Altro nome per definire una nube temporalesca o cumulonembo. I piloti, i controllori del traffico aereo
e i meteorologi utilizzano spesso questo termine per indicare aree con precipitazioni intense, lampi
o turbolenza associati a un temporale.

centro di gravità (CG)
Sospendendo ipoteticamente un aeroplano con un cavo fissato nel suo centro di gravità, l'aeroplano
rimarrebbe in equilibrio. Il baricentro, o centro di gravità, è anche il punto di intersezione dei
tre assi longitudinale, laterale e verticale e il punto in cui si presume agiscano le quattro forze
fondamentali per il volo: portanza, peso, spinta e resistenza.
I piloti devono assicurarsi che il centro di gravità di un aeromobile carico cada entro un intervallo
specifico, detto "inviluppo del centro di gravità". Se il centro di gravità cade al di fuori di tale zona,
il controllo dell'aeromobile può divenire difficile o impossibile. Per determinare la posizione del centro
di gravità, dividere il movimento totale dell'aeromobile per il peso totale.

certificato di omologazione
Documento ufficiale che attesta che il progetto di un aeromobile o motore soddisfa tutti i requisiti
specificati nelle norme che regolano l'omologazione e il collaudo degli aeromobili. Negli Stati Uniti,
la FAA rilascia certificati per aeromobili di tipo normale, utility, da trasporto, acrobatico, sperimentale,
limitato, specializzato e da noleggio.

certificato medico
Certificato in cui si attesta che il pilota, un membro dell'equipaggio o un controllore del traffico
aereo soddisfa una serie di requisiti fisici e mentali stabiliti per la sicurezza delle operazioni su
di un aeromobile o per l'esecuzione di altri compiti. Negli Stati Uniti, la FAA emette certificati di
terza, seconda e prima classe. I requisiti necessari divengono sempre più restrittivi passando dalla
terza alla prima classe. I piloti in addestramento, i piloti di diporto e i piloti privati devono ottenere
almeno un certificato di terza classe, valido per 24 o 36 mesi. Per determinate operazioni commerciali
è richiesto un certificato medico di seconda classe. Il certificato è valido 12 mesi per tali operazioni
e 24 mesi per le operazioni non commerciali. Per i piloti di linea è richiesto un certificato medico di
prima classe, valido 6 mesi per le operazioni di trasporto di linea, 12 mesi per determinate operazioni
commerciali e 24 mesi per operazioni non commerciali.

Cessna Aircraft Company
Società americana costruttrice di aerei fondata nel 1927 da Clyde Cessna. La produzione dei Cessna serie
"A" iniziò nel 1928, ma la grande depressione provocò un ristagno quasi completo degli affari. Il successo
delle versioni militari e civili del T-50 "Bamboo Bomber" creò tuttavia in tempo di guerra una grande
espansione del mercato che permise in seguito alla Cessna di diventare la maggiore casa produttrice di
aeromobili nel mondo.

Cessna, Clyde
1880–1954. Pioniere americano dell'aviazione e costruttore di aeromobili (1880-1954). Ispirandosi agli
acrobati dell'aria della Moisant International Aviators, Cessna si costruì un monoplano e divenne un
barnstormer. In seguito si associò con Walter Beech e Lloyd Stearman fondando la Travel Air Manufacturing
Company prima di creare, nel 1927, la Cessna Aircraft Company. Cessna andò in pensione nel 1935 lasciando
la guida dell'azienda al nipote Dwane Wallace.

checklist
Elenco di procedure utilizzato da un pilota per controllare e impostare sistematicamente i sistemi di
un aeromobile prima del decollo, dell’atterraggio e in caso di emergenza.

ciclico
Il ciclico controlla l'assetto di beccheggio e di virata degli elicotteri (svolgendo la stessa funzione
della cloche o della barra che negli aerei controlla l'equilibratore e gli alettoni). Il ciclico è il
principale controllo della velocità in volo. Spingendo il ciclico in avanti si provocherà un aumento
della velocità, mentre tirandolo si causerà una riduzione della velocità.

ciclone (depressione)
Area di bassa pressione atmosferica con circolazione chiusa e ciclonica. Vista dall'alto, la circolazione
avviene in senso antiorario nell'emisfero settentrionale, in senso orario nell'emisfero meridionale e in
senso indefinito all'equatore. Dato che la circolazione ciclonica coesiste in genere con una pressione
atmosferica relativamente bassa, nella pratica i termini "ciclone" e "depressione" sono intercambiabili.
Inoltre, dal momento che spesso i cicloni sono accompagnati da tempo inclemente, con conseguenze talvolta
disastrose, di solito vengono definiti semplicemente tempeste. Il termine "ciclone" spesso viene
erroneamente utilizzato in riferimento a un tornado.

cielo invisibile
Nei notiziari meteorologici indica un cielo nascosto da fenomeni aventi origine al suolo e con visibilità
verticale ridotta.

circuito di attesa
Circuito a forma ovale seguito dagli aeromobili facendo riferimento a un punto fisso (radioassistenza).
I circuiti di attesa vengono assegnati dall'ATC per garantire la separazione degli aeromobili durante i
periodi di traffico intenso.

circuito di attesa
Circuito d’attesa sopra una stazione VOR.

circuito di traffico
Flusso di traffico prescritto per l'atterraggio e il decollo degli aeromobili da un aeroporto. Un circuito
di traffico completo comprende un braccio di sottovento, un braccio di base e un braccio finale. Gli
aeromobili in decollo volano normalmente in tratte controvento e con vento al traverso per lasciare
l'aeroporto.

cirri
Nubi di alta quota composte da cristalli di ghiaccio. Di solito formano strati sottili sparsi o interrotti
sul lato equatoriale della corrente a getto quando è presente umidità d'alta quota. Sono segno di forti
venti superiori. In sé non costituiscono un pericolo per gli aeromobili, ma mettono in guardia i piloti
contro la possibilità di turbolenze in alta quota e l'avvicinarsi di sistemi meteorologici in evoluzione
o in attività intensa.

cirriformi
Nubi composte per la maggior parte o interamente da minuscoli cristalli di ghiaccio, solitamente trasparenti
e bianche, spesso causa di fenomeni di alone non osservabili con nubi di altre forme. Le nubi cirriformi
includono i cirri, i cirrocumuli e i cirrostrati. La quota media delle nubi cirriformi si aggira sopra i
6.000 m (20.000 piedi) a latitudini medie.

cirrocumulo
Nube cirriforme dall'aspetto di un foglio sottile con piccoli sbuffi bianchi che ricordano fiocchi di
cotone, senza ombre. A volte confusa con gli altocumuli.

cirrostrato
Nube cirriforme dall'aspetto di un velo biancastro, generalmente fibroso, a volte liscio. Le nubi a
cirrostrato producono spesso fenomeni di alone e possono coprire totalmente il cielo.

classe
In riferimento alla certificazione di aeromobile, una classe rappresenta un ampio gruppo di aeromobili con
caratteristiche simili in termini di propulsione, volo o atterraggio. Negli Stati Uniti, la FAA riconosce
le seguenti classi di aeromobili: aeroplani, autogiri, alianti, palloni aerostatici, aeroplani terrestri e
idrovolanti.
Per quanto riguarda il brevetto necessario per pilotarli, si tratta di un gruppo di aeromobili con
caratteristiche operative simili, ad esempio monomotore, plurimotore, terrestre, idro ed elicottero.

cloche
Vedere cloche di controllo.

cloche di controllo
Dispositivo di controllo simile a un volante collegato agli alettoni e all'equilibratore. Il pilota gira
la cloche per spostare gli alettoni, inclinando così le ali, oppure sposta la cloche in avanti e indietro
per spostare l'equilibratore, alzando e sollevando il muso dell'aereo. Alcuni aeroplani dispongono di una
"barra di controllo" al posto della cloche.

collettivo
Abbreviazione di controllo del beccheggio collettivo. Negli elicotteri, il principale strumento di
controllo dell'altitudine e della potenza. Il collettivo modifica la portanza generata dal sistema rotore
principale aumentando o diminuendo il beccheggio di tutte le pale del rotore principale in modo simultaneo,
o collettivo, da cui il nome del controllo.

COM
Abbreviazione di "comunicazioni", solitamente riferita alle comunicazioni radio. Le radio utilizzate per
le comunicazioni sugli aeromobili sono normalmente chiamate "COM 1", "COM2" e così via.

comandante del velivolo (PIC, Pilot In Command)
Pilota responsabile delle operazioni e della sicurezza su un aeromobile durante il periodo di volo. Allo
scopo di registrare il tempo di volo, il pilota detentore di un brevetto di volo da diporto, privato o
commerciale può registrarsi come comandante del velivolo solo durante il periodo di volo nel quale tale
pilota è l'unico addetto ai comandi. Il pilota deve essere in possesso di un brevetto di volo adeguato e
delle abilitazioni richieste per il tipo di velivolo. Un pilota di linea da trasporto può registrare un
tempo di volo PIC nel periodo in cui opera come PIC. Un istruttore di volo abilitato può registrare un
tempo di volo PIC nel periodo in cui il pilota opera come PIC.

compensatore aerodinamico
parte della deriva, degli alettoni o dei piani orizzontali che serve a facilitarne il movimento. Era presente soprattutto su velivoli a elica con comandi delle superfici di comando mosse mediante cavi. Con l'avvento dei jet e dei servocomandi, ai giorni nostri lo si può trovare solo su piccoli aerei da turismo.

completamente snodato
Uno dei tre tipi di sistemi di rotori principali utilizzati sui moderni elicotteri. Un sistema completamente
snodato utilizza tre o più pale del rotore che si muovono in modo autonomo per bilanciare l'asimmetria della
portanza. I sistemi a rotori completamente snodati sono più costosi di quelli semirigidi, ma sono meno
soggetti alle condizioni di bassa gravità e ai sobbalzi dell'albero. Tuttavia, subiscono maggiormente la
risonanza del suolo.

compositi
Materiali in fibra di vetro o di carbonio incorporata in una matrice di plastica o resina epossidica. I
materiali compositi sono utilizzati sempre più frequentemente nella costruzione dei moderni aeromobili,
grazie alla maggiore resistenza e leggerezza rispetto ai metalli. Oggi molti aerei in scatola di montaggio
e sperimentali sono costruiti principalmente utilizzando materiali compositi.

compressore
Dispositivo utilizzato per aumentare la densità dell'aria o della miscela aria/carburante immessa in un
motore a pistoni. Quando un aeromobile sale, la densità dell'aria aspirata dal motore diminuisce. Senza
un compressore o un turbocompressore il motore perde gradualmente potenza. Un normale motore aspirato
raggiunge la massima efficienza a circa 2.500 m (8.000 piedi). Quando l'aeromobile raggiunge i 5.500 m
(18.000 piedi), la densità dell'aria si dimezza rispetto al livello del mare e affinché il motore possa
operare in condizioni di efficienza è necessario un compressore o turbocompressore.

condensazione
Il passaggio del vapore acqueo allo stato liquido.

condizioni meteorologiche per il volo a vista (VMC, Visual Meteorological Conditions)
Condizioni meteorologiche che consentono il volo in base alle regole per il volo a vista (VFR). Nello
spazio aereo controllato degli Stati Uniti le condizioni VMC prevedono in genere una base delle nubi
di almeno 300 m (1.000 piedi) e una visibilità di volo di almeno 5 km (3 miglia).

condizioni meteorologiche per il volo strumentale (IMC, Instrument Meteorological Conditions)
Condizioni meteorologiche che impongono di operare secondo le regole del volo strumentale (IFR). Nello
spazio aereo controllato degli Stati Uniti le condizioni IMC prevedono in genere una base delle nubi
inferiore ai 300 m (1.000 piedi) e una visibilità di volo inferiore a 5 km (3 miglia).

condizioni standard
Standard arbitrario stabilito come riferimento per calcoli e utilizzato in meteorologia, aviazione e
aerodinamica. Per ogni altitudine esiste una serie di condizioni standard. Al livello del mare le
condizioni standard sono: pressione 1.013 millibar (29,92 pollici di mercurio) e temperatura di 15 °C
(59 °F).

controbase
Vento che spira con un angolo rispetto al percorso di volo di un aeromobile. Il pilota deve compensare
il vento al traverso puntando il muso del velivolo verso il vento a un certo angolo, al fine di mantenere
la traiettoria desiderata rispetto al suolo.

controlli fly-by-wire
Sistema elettronico di controllo del volo in cui non esistono collegamenti meccanici tra i comandi in
cabina e le superfici di controllo dell'aeromobile. Un computer rileva i movimenti dei controlli di volo,
li interpreta e invia segnali per il movimento di timone, alettoni ed equilibratori. I sistemi fly-by-wire
furono utilizzati per la prima volta sugli aeromobili da combattimento per renderli più maneggevoli e
garantire che il pilota non potesse superare i limiti imposti dal design dell'aeromobile. Attualmente,
i più grandi aeroplani da trasporto, come il Boeing 777 e numerosi modelli di Airbus, utilizzano sistemi
fly-by-wire.

controllo del traffico aereo (ATC, Air Traffic Control)
Rete di torri di controllo, di controlli degli avvicinamenti e delle partenze e di centri di controllo di
rotta concepita per assicurare un flusso del traffico aereo sicuro ed efficiente. La responsabilità
principale dell'ATC consiste nel garantire la separazione tra gli aerei operanti secondo le regole del
volo strumentale (IFR, Instrument Flight Rules). L'ATC fornisce tuttavia supporto anche agli aerei che
operano seguendo le regole del volo a vista (VFR, Visual Flight Rules).
Le funzioni dell'ATC sono suddivise in più settori. Il controllo di terra sorveglia gli aerei mentre questi
rullano da o verso le piste. La torre di "controllo locale" guida gli aerei in prossimità dell'aeroporto,
controllandone il decollo o l'atterraggio. I controlli delle partenze e degli avvicinamenti gestiscono lo
spazio aereo intorno a uno o più aeroporti, mentre i centri di controllo di rotta controllano il traffico
aereo tra i vari aeroporti.

controllo della miscela
Dispositivo per il controllo del rapporto tra carburante e aria immessi nel carburatore o nel sistema di
iniezione di un motore. Nella maggior parte degli aeromobili, il controllo della miscela è un pomello o
una leva che si sposta longitudinalmente avanti e indietro, colorato in rosso e collocato solitamente a
destra della manetta.
Dato che i motori degli aeromobili operano a varie altitudini, il pilota deve regolare la miscela per
individuare il rapporto aria/carburante di maggior rendimento quando l'aereo sale dove l'aria è meno
densa o scende dove l'aria ha densità maggiore. Una miscela troppo ricca contiene un eccesso di carburante
per le condizioni esistenti e causa un funzionamento irregolare del motore, con conseguente perdita di
potenza. Una miscela troppo povera può causare il surriscaldamento del motore o una detonazione, ossia
l'improvvisa combustione esplosiva del carburante nei cilindri.

controllo positivo
Dalla CFR 14, parte 1: "Controllo di tutto il traffico aereo, all'interno delle spazio aereo designato,
da parte del controllo del traffico aereo".

convezione
In meteorologia, spostamenti atmosferici prevalentemente verticali che danno luogo al trasporto verticale
e alla coesistenza di proprietà atmosferiche.

coordinamento automatico
Opzione di Flight Simulator che sincronizza automaticamente l'azione del timone e degli alettoni in modo
tale da mantenere coordinato, cioè bilanciato, il volo, in particolare durante le virate. È possibile
selezionare o deselezionare la funzione di timone automatico scegliendo Impostazioni realismo dal menu
Aeromobile.

coordinate
L'intersezione di linee di riferimento, espresse in gradi, minuti e secondi di latitudine e longitudine,
utilizzate per determinare una posizione o un luogo.

copertura parziale
Nei notiziari meteorologici indica un cielo in parte nascosto da fenomeni aventi origine al suolo.

coppia
Forza che produce o tenta di produrre rotazione.

corda
Linea immaginaria tratta in sezione trasversale dal bordo di attacco al bordo di uscita di un'ala, detta
anche "linea di corda". È utilizzata come riferimento per determinare l'angolo di attacco e per tracciare
i vettori di portanza, peso e altri vettori durante l'analisi di un'ala che crea portanza.

corrente a getto
Corrente di venti quasi orizzontali a una velocità di 50 nodi o superiore concentrata entro una fascia
ristretta. Il termine si applica normalmente ai venti inclusi nei venti occidentali nell'alta troposfera.

correnti di montagna
Corrente frontale o sottovento sul versante sottovento di una barriera montuosa; correnti generate da enormi
quantità d'aria spinte al di sopra di catene montuose, come le Montagne Rocciose e la Sierra Nevada negli
Stati Uniti. Di solito vengono prodotte intense correnti di montagna quando una forte e turbolenta corrente
a getto fluisce direttamente attraverso un crinale. I piloti di alianti spesso utilizzano le onde di questo
tipo per veleggiare fino a grandi altitudini, pari o superiori a 15.240 m (50.000 piedi).

corsa di atterraggio
La distanza dal punto in cui un aeroplano tocca la pista al punto in cui l'aeroplano stesso si ferma o può
uscire dalla pista.

corsa di decollo
Parte del decollo durante la quale l'aeroplano accelera sulla pista.

cosciale
Portablocco con molla utilizzato dai piloti per conservare le mappe e gli altri documenti che è necessario
tenere a portata di mano. I cosciali vengono talvolta assicurati al ginocchio del pilota.

cresta
In meteorologia, area allungata di pressione atmosferica relativamente alta, normalmente associata, e più
correttamente identificata come area di massima curvatura anticiclonica del flusso dei venti. Nel volo
librato, terreno in salita spesso accompagnato da correnti d'aria ascendenti.

cumuli
Soffici nubi a base piatta formate da aria instabile ascendente. Il nome, di origine latina, fa riferimento
alla forma. I cumuli sono in genere densi e ben definiti e si sviluppano verticalmente assumendo la forma di
bastioni con la parte prominente superiore che spesso ricorda un cavolfiore. Le parti illuminate dal sole di
tali nubi risultano di un bianco brillante, mentre la base è relativamente scura e praticamente orizzontale.

cumuli a torre
Cumuli a crescita rapida nei quali l'altezza è maggiore della larghezza.

cumuliforme
Termine descrittivo applicato alle nubi convettive che si sviluppano maggiormente in senso verticale invece
di disporsi in formazioni orizzontali stratiformi. Le nubi cumuliformi si sviluppano nell'aria instabile.

cumulonembi
Formazioni di nubi dense e verticali che di solito producono forti piogge, temporali o grandinate. Il
termine di derivazione latina "cumulo" fa riferimento alla forma della nube e il termine "nembo" indica
"nube di pioggia". Come tutte le nubi cumuliformi, i cumulonembi si formano nell'aria instabile e sono
pesanti e densi. Possono presentare massicce "torri", spesso con la cima a forma di incudine o di piuma.
I cumulonembi sono sovente associati a lunghe gocce d'acqua che evaporano prima di raggiungere il suolo,
a precipitazioni con nubi basse e frastagliate, a fulmini, tuoni e, talvolta, a grandine. In rari casi
possono anche produrre un tornado o una tromba marina e possono estendersi in profondità nella stratosfera.

cumulonembo madre
Cumulonembo con protuberanze pendenti sul lato inferiore simili a sacche, festoni o mammelle. Indica di
solito violente turbolenze.

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