Il Bristol Centaurus rappresenta l'ultimo sviluppo nei motori a pistoni dotati di valvole a fodero prodotti dalla Bristol Engine Company. Il Centaurus era un grande motore stellare. I suoi 18 cilindri erano disposti su due stelle di 9 cilindri ognuna. Nelle ultime versioni il motore erogava 3.000 hp (2.237 kW). Come molti motori prodotti dalla Bristol, della quale riprendeva la meccanica generale, anche il Centaurus era dotato del classico, per la Bristol, pistone da 146 mm di diametro che era stato usato per la prima volta nel 1918 sul Jupiter. In questo motore il pistone era sistemato in un cilindro a corsa lunga. Questo, e il raddoppio del numero dei cilindri, faceva sì che la cilindrata totale del motore raggiungesse i 53,6 litri, facendolo entrare di diritto tra i più grandi motori a pistoni del suo tempo. La Bristol considerava il motore pronto per il 1938 ma la produzione non comincià che nel 1942. In relatà alla fine il motore verrà utilizato solo verso la fine del secondo conflitto mondiale. Il suo primo impiego si ebbe su un velivolo non molto fortunato: il Vickers Warwick. Fu poi impiegato, anche dopo la fine del conflitto, sul Bristol Brigand e sul Buckmaster, sull'Hawker Tempest e Fury. Venne utilizzato anche sul Blackburn Firebrand. Il motore conobbe anche un limitato impiego civile. Erano dei Centaurus i motori utlizzati sul Brabazon, progetto fallito per un grande velivolo da trasporto commerciale postbellico di produzione brtiannica. Sebbene per alcuni punti di vista fosse, alla fine del conflitto, ritenuto più affidabile degli equivalenti motori stellari di grande potenza americani il Centaurus non ebbe, a causa della diversa forza dell'industria aeronautica inglese, la stessa diffusione di questi ultimi. Inoltre con l'avvento del De Havilland DH 106 Comet, primo aviogetto da trasporto passeggeri al mondo, il suo destino quale motore per l'aviazione commerciale era in ogni caso ormai segnato. |