Caratteristiche
L'Aermacchi (oggi Alenia Aermacchi S.p.A.) è
una delle industrie aeronautiche italiane più conosciute nel mondo, grazie
soprattutto alla capacità di costruire ottimi aerei da addestramento
e da supporto tattico leggero, come i famosi MB-326, MB-339 e il futuro M-346.
Ha partecipato anche ai programmi di sviluppo e produzione dell'AMX, G.222,
C-27J Spartan, del cacciabombardiere Panavia Tornado e dell'Eurofighter Typhoon.
Ha avuto un ruolo attivo anche nello sviluppo e produzione delle gondole dei
motori per gli aerei commerciali Airbus A330, A318, A319, A320, A321, per il
nuovo A380 e per i jet d'affari Dassault Falcon 900, 2000 e F7X. Nel 1997 ha
assorbito la SIAI-Marchetti, impostando così la sua politica nella costruzione
di diversi tipi di aerei da addestramento, da quelli basici a quelli avanzati.
Durante gli anni della sua storia è stata anche una famosa casa motociclistica
in grado di vincere anche varie edizioni del Campionato mondiale di velocità.
La storia
Il capitano Farrarin a bordo del Macchi M.39 all'idroscalo dello Schiranna.
La Società Anonima Nieuport-Macchi fu fondata da Giulio Macchi nel 1913
a Varese: inizialmente si occupava della costruzione, su licenza, di un famoso
caccia della prima guerra mondiale, il francese Nieuport Type 11 Bébé.
Con la fine della guerra, e di conseguenza con la riduzione dei consistenti
ordini militari, l'azienda si specializzò nella costruzione di idrovolanti,
inizialmente convertendo i suoi aerei militari per l'utilizzo in ambito civile,
ad esempio nel trasporto di passeggeri e posta. Durante il periodo delle corse
di velocità (iniziato in Italia dal 1919) gli aerei della Macchi furono
i primi a superare la barriera dei 400, 500 e infine dei 700 km/h. Negli anni
20' l'azienda cambiò nome in Aeronautica Macchi. Durante il periodo della
seconda guerra mondiale vennero prodotti alcuni dei più famosi caccia
italiani: l'M.C.200, l'M.C.202 e l'M.C.205. Solo quest'ultimo però si
rivelò un avversario davvero temibile per gli aerei alleati, mentre i
primi due non disponevano di motori abbastanza potenti e avevano un armamento
insufficiente per gli standard dell'epoca. Su licenza furono costruiti numerosi
Trimotori S.M.79"Il Gobbo Maledetto", molti dei quali presso lo stabilimento
aeronautico Aeronautica Umbra S.A. di Foligno, che produceva anche gli S.M.81.
L' A.U.S.A. ha tra l'altro progettato e costruito un caccia, l'AUT 18, ma solo
in prototipo.
Tradate (VA) - Aermacchi MB 326 posto a ricordo dell'ing. Ermanno Bazzocchi
Nel 1961 l'azienda accorciò il proprio nome in Aermacchi. Dalla metà
degli anni '50 l'Aermacchi concentrò le sue ricerche e i suoi sforzi
produttivi nella costruzione di un aereo da addestramento per i piloti militari:
nacque così l'Aermacchi MB-326, che si rivelò un ottimo aereo.
Il suo successo si riflette nei volumi di vendita: 800 MB-326 entrarono in servizio
in 14 forze aeree diverse. Il successore del 326 è l'Aermacchi MB-339,
la risposta dell'azienda a delle specifiche richieste dell'Aeronautica Militare
Italiana Una complessiva ristrutturazione condusse l'azienda, nel 1981, a riorganizzarsi
come holding Aermacchi SpA Nel 1997 l'Aermacchi acquista un'altra famosa azienda
aeronautica, la SIAI-Marchetti, e i relativi progetti, come ad esempio l'SF-260;
diventa così l'azienda leader nella costruzione di aeroplani da addestramento.
L'Aermacchi ha esteso il suo campo di interesse anche nell'aviazione civile,
collaborando dapprima con la tedesca Dornier per la costruzione del Do-328,
e successivamente nel settore delle prese d'aria e capottature per le gondole
motore di vari propulsori adottati da aerei civili. Attualmente l'Aermacchi
è parte del gruppo Finmeccanica.